DIG's Matthew de Larcinese in the Media

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 Matthew Larcinese of West Bloomfield has a different approach. Larcinese started Digging the Past Inc., a nonprofit that focuses on DNA and archival research to trace ancestry. The organization specifically looks at Y-DNA, which traces the paternal line. Coupled with archival materials such as wills and birth notices, Larcinese fleshes out a more complete picture of the past. Drinking with the locals is sometimes part of the process as well. 

 Starting with fragments and clues, and after 16 years of  intensive research into the origin of my family surname  in Gessopalena, in the Abruzzo region of Italy, I have final ly uncovered the real history of my family in the late 16th  century. This was accomplished in 2018 as a result of Y DNA analysis and continued private, state, archdiocese and  local parish archival research. In order to reach this mile stone, the precise and meticulous archival research I conduct ed and analyzed back to the late 16th century and which I  have safeguarded for all of these years first had to be unrav eled. This article describes the research and the results.   

 LIFESTYLE CULTURA
 

MATTHEW LARCINESE
 

Il genealogista americano di origine abruzzese con la passione per la storia delle famiglie della nostra regione
 

Laureato in museologia presso l'Università di Leicester (UK), Matthew Larcinese ha condotto ricerche genealogiche per vari clienti nel mondo.
 

A Gessopalena (CH), ha acquistato un terreno originariamente appartenente alla sua famiglia dal XVI secolo, e sta mandando avanti un progetto, armato di kit per l'identificazione dell'origine del Y-DNA, sulla storia di alcune famiglie del paese.
 

Mr. Larcinese, come è nata la sua passione?
 

<<Durante una telefonata con mio padre. Avevo 18 anni ed ero in procinto di cominciare il college quando iniziò a raccontarmi la storia dei suoi nonni, Francesco e Secondina. Mi rivelò anche che il nostro cognome era stato americanizzato e, per la prima volta, ascoltai la pronuncia corretta. Mi raccontò diversi dettagli, ma non si ricordava da quale regione provenisse la famiglia. Mi disse che furono i suoi genitori gli ultimi a parlare italiano. Quella conversazione telefonica mi rimase impressa ma, per i successivi sei anni, non feci nulla. Quando tornai dal college e iniziai a lavorare con mio padre presso il suo negozio, continuammo a parlare delle origini della famiglia e mi raccontò dei figli di Francesco e Secondina (miei pro-zii) che vivevano a Glassport, in Pennsylvania. Mi ricordo di aver chiamato l'operatrice telefonica alla ricerca di numeri telefonici di famiglie con il mio cognome. Quando riuscii a parlare con i Larcinese che trovai,
mi presentai come il nipote del loro fratello Alberto. Dopo qualche spiegazione, iniziarono a credermi e mio zio Mario mi disse che la famiglia proveniva dall'Abruzzo e da una provincia che chiamavano "Cittera". Avevo con me una mappa dell'Italia che consultai. Gli chiesi se si trattasse di Chieti e, con entusiasmo, mi risposero "sì'!". Non dimenticherò mai quel momento».
 

E dopo cosa accadde?
 

<<Dopo diverse conversazioni telefoniche, decisi di andare in Pennsylvania a trovare i miei zii. Una volta arrivato, Mario, Teresina e Josefina andarono in soffitta a cercare tutti i...
 

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